Sotto Cieli di Versi
Presentazione volume con l’autrice Fiorella Fiorenzoni
21 Agosto, ore 21.15 – Chiostro Sant’Agostino
“Sotto cieli di versi“ è una silloge di centoundici liriche che hanno come comune denominatore il cielo, ossia ciò che gli occhi di un poeta vedono, quale riflesso dell’anima, sotto le varie prospettive della volta celeste, quella parte della creazione, quasi invisibile al guardo, ma insita nello spirito umano. Il termine “cielo”, che deriva dal latino “coelum”, significa tutto ciò che c’è sopra gli elementi terrestri, lo spazio che avvolge la terra. La poetessa intende qui palesare sentimenti che albergano nell’animo umano, contemplando anche le bellezze dell’orbe. Il cielo diviene quindi il museo d’arte, un’immensa galleria ove ammirare tutto ciò che si manifesta agli occhi e che rispecchia i sentimenti del cuore.
Se la volta emisferica sembra limitare la nostra visione quando, per dirla con le parole di Montale, “l’arco del cielo appare finito”, ecco che la poesia di Fiorenzoni va oltre e, in “Sotto cieli di versi”, le emozioni dell’autrice si fanno impressioni e incanto. Gli occhi diventano lo specchio dell’anima e riflettono ciò che si nidifica nella parte immateriale degli uomini giacché “non si vede che con il cuore”. (Antoine de Saint-Exupéry)
La silloge si apre con “Ode al cielo”, poesia che fa da proemio all’opera poetica. La poetessa innalza qui una lode al cielo, visto come “amico dei poeti” che ispira loro i versi più sublimi e tocca “il cuore di ogni uomo sulla terra”, poiché è compreso di una sostanza che esiste e al tempo stesso non esiste, che si vede e non si vede, se non con il cuore. Se “il cielo è di tutti gli occhi”, per dirla con le parole di Rodari, allora basta soffermarsi e guardare con il cuore, per sentirne il respiro, per vedere oltre e immedesimarsi in esso, quale lembo etereo sopra la vita.
Sostanzialmente, anche noi uomini siamo come cieli profondi, nel viaggio della nostra esistenza. Da sempre l’uomo ha contemplato il cielo, ha ammirato il suo misterioso incanto, l’ha osservato e studiato per carpirne la sua magia. La poesia di Fiorenzoni parte dal cielo per raggiungere il contingente, la terra, la vita degli uomini e le loro immense creazioni, tra fascino e attrazioni, in un viaggio di parole ed emozioni. Ecco dunque che la poesia della poeta si fa soffio e, come il vento, accarezza gli animi degli uomini. Altresì è fiamma, che si rifà al rosso dei tramonti infuocati che dipingono la tela del mondo d’infinite sfumature. La poesia è anche terra, patria e vita, è un viaggio di parole ed emozioni che, seguendo il flusso delle liriche, ci fanno volare sulle ali della poesia, sopra mondi
“di-versi”, che scendono dal cielo per raggiungere la terra ove lasciano sempre un sibilo di speranza. È una ricerca di fonemi che abbiano un suono, un colore o un sapore “speciale” che si avvicini a ciò che si vuole veramente esprimere. È un suono, una musica che accarezza i versi e vibra come una melodia.
La terminologia è talvolta elevata e ricercata, riflessiva come quel “fiat” che si fa calice d’ispirazione, altrimenti quotidiana, da “flâneur”, un vagare per le vie cittadine, lungo i fiumi o nella campagna, provando emozioni nell’osservare il paesaggio. L’intento principale dell’autrice è tuttavia quello di portare il lettore “a passeggio” tra le liriche con immagini da incanto per risvegliare le emozioni del cuore, tra sogno e realtà. La raccolta poetica vuole sfiorare i sentimenti, rivolgendosi all’etere che, virtuoso e prezioso come un libro aperto sulla pagina della vita degli uomini, ci trasporta “sotto cieli di versi”. La prima parte consta di venti canti intitolati a Cortona, la città natale della poetessa che per lei rappresenta il cuore del mondo e alla quale Fiorenzoni dedica la silloge. Seguono poi dieci poesie ispirate alle opere del famoso pittore e critico d’arte, Gino Severini, uno dei firmatari del futurismo, che ebbe i natali a Cortona, in un connubio tra arte e poesia.
La silloge è anche un viaggio attraverso le stagioni, con le loro caratteristiche, contrassegnate dai dodici mesi, che scandiscono e ripercorrono la vita degli uomini, in un cammino attorno alla beltà senza confini. Parimenti con le parti principali in cui è suddiviso il giorno, dall’alba al tramonto, dalla mattina alla notte, per destarsi come i fiori, rivolgendosi al cielo e oltrepassare il meriggio per raggiungere lo splendore del tramonto e la pace notturna. La poesia ha anche valore sacro e perciò diviene strumento che mette a contatto il cielo con la terra. I versi di questa raccolta, a volte sciolti, parimenti in rima, si fanno portatori di storia, di arte, di sentimenti e di emozioni. È un mettersi in viaggio, talvolta reale altresì con la fantasia, un vagare di luogo in luogo per contemplare lo spettacolo più grande, quello del cielo e quello all’interno dell’anima.
L’ultima lirica, “Il fiume della vita” fa da epilogo alla raccolta. L’Io lirico si paragona alle acque dei fiumi che scorrono in perpetuo fluire per il mondo, abbracciando mari e cieli, per essere senza tempo e seguire la scia “del fiume della vita”. La poesia del cielo è una melodia composta sul pentagramma dell’orizzonte infinito che, attraversando i sentieri dell’etere, là dove le stelle si radunano nel cuore della notte, presso la dimora degli astri, ci regala uno spettacolo di grande bellezza. Il cielo è dunque per la poetessa la pergamena ove ascrivere le proprie emozioni, un foglio dove l’inchiostro firma la sua poesia più bella, tra fascino e mistero.
Fiorella Fiorenzoni nasce nel 1967 a Cortona, bellissima cittadina etrusca della Toscana sud-orientale. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne e contemporanee, ha studiato sia in Italia (Università degli Studi di Firenze), sia in Germania (J.W. Goethe Universität – Frankfurt am Main). Traduttrice e interprete in tedesco, spagnolo e francese, si è specializzata successivamente in italianistica. È docente di lingua e cultura italiana presso lo Stato confederato della Renania-Palatinato. Vive a Francoforte sul Meno, è sposata e ha quattro figli. Ama da sempre scrivere, leggere e viaggiare.
